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al testo di Vincenzo Corsaro
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Dall'altopiano ad ovest il vento di ponente annuncia l'arrivo del crepuscolo colorando di timori e paure il giorno ormai alla deriva con le vele ammainate.
Lo sento gemere dei tuoi sospiri di bambina che teme ancora il buio. La notte ti riporta attraverso la vita innumerevoli volte, rivelandoti il futuro, o i possibili futuri a seconda della decisione che prenderai durante il resto dell'esistenza.
Non aver paura del buio, nel campo di grano che circonda la tua casa ci sono adesso io a vegliare su di te, e quando sentirò i tremiti del tuo cuore getterò un ponte fra le rive delle nostre anime e verrò da te.
In questa lunga notte d'inverno sarò la luce che ne assorbirà il nero inchiostro, catturerò mille lucciole e ne farò lanterne, appenderò la luna al soffitto, cristalli di neve brilleranno del suo chiarore, tesserò una coperta di seta bianca con fiori di vitalba, gocce di rugiada verserò nella tua coppa, t'avvolgerò fra le mie braccia e t'accarezzerò con mani bianche d'amore, placherò i tuoi timori con sussurri... il buio s'inchinerà a te accendendo miriadi di stelle.
Quando ti sarai finalmente addormentata senza più paure e prima che il sole del mattino giaccia sui picchi cullando in un dolce tepore ciò che abbraccia, scivolerò fra le spighe di grano che brilleranno come candele illuminando i nostri sorrisi. |
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